INTRODUZIONE ALL'INTERIOR DESIGN
Cos'è
l'Interior Design e quindi la Progettazione degli Interni?
E
perché è cosa distinta dal Progetto Architettonico?
Con
questo approfondimento affronto un tema cruciale dei nostri tempi, a
volte origine di involontarie incomprensioni, per il quale,
personalmente e soprattutto da architetto, desidero presentarlo in modo
chiarificante e di conforto per tutti.
Partiamo
dal presupposto che il mestiere dell'Interior Designer non è una
cosa banale, non è semplice e non tutti ne sono capaci. Ecco perché
l'Interior Designer deve essere un Professionista, una persona
Qualificata, una persona che abbia acquisito delle Conoscenze di base
tali che possa essere in grado di guidare il committente, il suo
cliente, nelle sue richieste.
Capita
spesso che il cliente arrivi dal progettista esternando delle
specifiche richieste....
Ciò
che si pone un professionista ascoltando e, se vogliamo, anche
incalzando nei primi dialoghi chi gli sta di fronte, per
esempio è:
- quella richiesta che mi sta facendo il cliente, soddisfa le sue reali necessità, i suoi reali bisogni? O possibilmente quel cliente parlando con la “vicina” e avendo visto come la “vicina” si è fatta arredare la casa o si è arredata la casa, ha fatto proprie le necessità e i bisogni della “vicina” trascurando e dimenticandosi delle sue reali esigenze?(la “vicina” potrebbe essere letteralmente tale o sostituita dalla pubblicità, l'installatore di turno, il venditore, una vetrina, la rivista della settimana, il sito web, un post di un social del momento, etc...).
Perché si necessità della figura dell'Interior Designer?
Non
è semplice capire di cosa effettivamente l'uomo abbia bisogno per
vivere bene, per trovarsi a proprio agio nel suo interno, nonostante
la realtà odierna ci spinga quasi tutti ad essere arredatori “fai
da te”, con i numerosi centri di vendita di arredi per la casa dove
ciascuno può scegliersi il mobile che più ritiene adatto alle
proprie esigenze.
Ma----->
Così facendo ci troviamo nella situazione in cui tutti rischiamo di
avere la stessa cosa<----
Pertanto chi ci dice che l'arredo che abbiamo acquistato soddisfi realmente le
nostre esigenze di vita? Chi ci dice che un oggetto prodotto in serie
e inserito nel mercato a prezzi anche bassissimi, che ha attratto la
nostra attenzione, faccia al caso nostro?
E'
intuitivo capire che:
- se possibilmente io sono una persona che ha un modo di vivere molto libero, molto spartano, il mio ambiente della casa sarà altrettanto spartano, la mia amica che invece ama vivere in modo molto elegante e raffinato avrà una casa dettagliata da particolari eleganti e raffinati.
Ogni interno, ogni progetto ha dunque un suo carattere e un luogo di vita unico.
Il
nostro luogo confortevole, accogliente è rappresentativo di noi
stessi, della nostra persona:
- se, indipendentemente dal mio ruolo, sono attratto dai viaggi e incuriosito dal mondo orientale, anche il mio "luogo" può avere dei richiami significativi in tal senso.
L'allestimento
di interni è:
- l'arte di organizzare gli spazi o gli ambienti interni in modo da conferire “carattere” tale che si possa adattare all'architettura esistente;
- risolve problemi di trasformazione delle superfici, decorazioni, arredi, tessuti di arredo, illuminazione, materiali scelti;
- l'applicazione di superfici o decorazioni che possono essere del tutto indipendenti dalla struttura architettonica;
- l'applicazione di superfici o decorazioni che possono far parte del tutto del complesso architettonico (esterno ed interno).
Fare
il fai da te ci fa trovare in una situazione in cui tutti noi
rischiamo di avere la stessa casa. In cui la mia casa è stata
concepita nella stessa ideologia della casa della mia vicina o quella
della signora che vive a due traverse più in là o in una qualsiasi
altra parte d'Italia o in un qualsiasi altro paese estero. Chi è che
ci dice che l'arredo che abbiamo acquistato uguale alla vicina o
amica in Francia soddisfi esattamente la mia esigenza?
Abbiamo
modi di vita propri, abbiamo clima diversi, luci differenti, siamo
persone con discendenze, caratteristiche, esigenze distinte, quindi
anche la nostra casa dovrà essere personale e riconoscibile da
quella dei nostri amici e da quella di chiunque altro.
Il
progetto Architettonico e la Progettazione d'interni, anche se
complementari
e profondamente dipendenti l’uno dall'altro, appartengono
a due livelli differenti:
- il primo si rapporta principalmente con una scala di definizione più ampia, con l'urbanistica, con l'ambiente, la struttura edilizia, la sicurezza e la rispondenza delle normative;
- il secondo è più orientato ad un allestimento, ad una scala più dettagliata che il più delle volte non interferisce con la struttura edilizia, gioca con la percezione, risolve e interpreta con sensibilità estetica le esigenze più personali.
LA
PROGETTAZIONE DEGLI INTERNI FORNISCE UNA VISIONE MOLTO PIU' DETTAGLIATA, COMPLESSA ED ESPLICATIVA DEL MIO SPAZIO DI VITA, DEL MIO
LUOGO DELL'ABITARE.
Progettazione
Architettonica e Design d'Interni cooperano in modo particolare ad
esempio quando avviene una corretta contestualizzazione:
-un
edificio duecentesco rispetto ad un'abitazione ex-novo determina
approcci differenti per finezze e finiture.
Nella
storia c'è sempre stato il Design di Interni a partire dalle pitture
parietali, dalle pitture sugli oggetti di uso comune proprio per
rendere belle le cose ad esempio come il vaso di epoca greca.
A
partire da metà '700 si riconferma ma cambia perché c'è
l'introduzione della produzione seriale industriale che inizia nel
nord d'Europa.
Successivamente
il fenomeno della globalizzazione ne ha rappresentato un errore,
perché non ha tenuto conto dei differenti stili di vita appartenenti
ad ogni paese.
-eventuale
ristrutturazione architettonica e/o ammodernamento per nuove
destinazioni d'uso;
-particolare
attenzione agli aspetti pratici e funzionali del vivere la casa:
ad
esempio che i mobili abbiano il giusto dimensionamento, che siano
rispettati gli spazi di passaggio, che gli arredi siano disposti in
modo comodo e funzionale, che i materiali e le tecnologie siano di
buona qualità;
-esclusione
di potenziali pericoli per la salute di chi usufruirà di questi
ambienti, quindi anche di abbattimento delle barriere
architettoniche;
-un
buon isolamento acustico, un buon rapporto fra consumi energetici e
comfort e
che
tutto l'ambiente sia in armonia tra luci ed ombre, l'ingombro degli spazi pieni e l'utilizzo degli spazi vuoti.
In riferimento: Laurea in Architettura 2005 e Laurea in Architettura Magistrale 2007 Politecnico di Torino, Attestato Corso Arredamento per tecnici Fondazione Asti frequenza 2012, Attestato Corso Interior Design Tiffany Geti frequeza 2018.